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Ecosostinibile = Ricondizionato

Quando si decide di acquistare un computer ricondizionato non significa solo poter ottenere un buon dispositivo ad un prezzo conveniente ma anche preservare l’ambiente. I rifiuti informatici sono una delle cause principali di inquinamento.

Riutilizzare i prodotti informatici, acquistando un computer ricondizionato, significa limitare l’immissione di metalli pesanti che avvelenano la terra e l’acqua del nostro fragile pianeta. Naturalmente questo non significa dover acquistare qualsiasi cosa ci venga proposto perché esiste un fine vita non solo per gli esseri viventi ma anche per gli oggetti quindi non è un bene decidere di procedere a tutti gli acquisti sempre con una buona dose di buon senso cercando di controllare bene tutti i prodotti che si comprano in modo tale da poter usufruire del proprio portatile o fisso almeno per qualche anno. Molti colossi informatici mondiali hanno deciso di imboccare questa strada perché possono ottenere un doppio vantaggio: rimettere in vendita dispositivi che provengono da resi e preservare l’ambiente. Proprio per questo motivo è nato un vero e proprio movimento chiamato Green Computing che ha posto alcuni punti fermi che le aziende del settore hanno intenzione di offrire un minore impatto sul ambiente. Nella fattispecie si parla di ridisegnare tutta l’informatica che avevamo imparato a conoscere dalla seconda guerra mondiale ad oggi partendo dal principio che un computer deve essere dal punto di vista funzionale ed ecosostinibile.

Dietro al computer ricondizionato di qualità c’è una vera e propria filosofia che si confà di quattro dettami: ridurre il consumo dell’energia, riutilizzo dei computer e quando non è possibile riciclare qualsiasi componente, progettare i dispositivi informatici in grado di abbracciare la politica dei bassi consumi energetici ed infine realizzare i computer con il minore impatto ambientale possibile. Da ciò si sono sviluppati vari campi di applicazioni come la progettazione green, creazione di dispositivi efficienti, rispettare le leggi riguardo lo smaltimento, tenere presente sempre i rischi connessi alla produzione tecnologica, la virtualizzazione dei computer e dei server, un’etichettatura che informi il consumatore che si sta andando ad acquistare un prodotto che rispetta l’ambiente. Una tra le principali linee guida presenti nell’informatica verde è rappresentata dall’uso delle energie rinnovabili perché sono un importante strumento per mantenere l’ambiente pulito. A proposito della longevità delle attrezzature informatiche è ormai un’opinione comune in seno alle aziende informatiche che si dovrebbe arrivare al punto di offrire dei dispositivi in grado, grazie anche alla modularità ed all’espandibilità delle prestazioni.

L’informatica verde, chiamata anche Green Computing, è la nuova frontiera dell’evoluzione tecnologica e non dovrebbe trattarsi di una bolla perché le aziende hanno deciso di offrire la loro piena collaborazione con questa nuova filosofia sia per ciò che riguardano le aziende produttrici sia per le aziende che forniscono hosting ed housing. Il computer ricondizionato diventa quindi un ottimo modo per cercare di rendere il pianeta Terra più pulito e di risparmiare dei soldi. La nuova strada per limitare al massimo l’inquinamento dovuto alle plastiche ed i metalli pesanti è l’adozione anche in informatica dei dispositivi modulari in modo da poter continuare ad usare il proprio computer quasi fino all’infinito.

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