I guai della Samsung
Il colosso coreano al centro dell’attenzione per le questioni legate al Note 7, ha fatto sapere da noto portavoce che non ci saranno possibilità ne eccezioni per il dispositivo incline ad esplodere; per Samsung riparare o rigenerare i Note 7 difettosi è impensabile, infatti tutti gli articoli prodotti saranno distrutti, come parte del programma deciso dal brand che è il secondo provvedimento definitivo dopo la drastica ’interruzione della produzione. Il portavoce di Samsung ha dichiarato: “Abbiamo messo in atto un processo che prevede lo smaltimento in sicurezza dei telefoni” una decisione dai toni che non ammettono repliche né danno spazio alla possibilità di un ripensamento.
Greenpeace interviene
Ed è senza dubbio una decisione positiva dato che la sicurezza era di molto compromessa per chi possedeva il modello in questione; ben 2 milioni di Note 7 saranno smontati e non con poche problematiche per l’ambiente; ma lo stato di necessità di intervento vista la situazione è molto più rilevante; gli scarsi dettagli resi noti dall’azienda in merito alle modalità dello smaltimento in massa degli apparecchi a rischio ha risvegliato l’interesse degli ambientalisti e di Greenpeace; il brand coreano abitualmente rilascia bilanci di sostenibilità e di programmi di salvaguardia dell’ambiente ma nel caso del Note 7 non si lascia sfuggire una sola parola più del dovuto. Per ovviare almeno in minima parte al disastro generato dai dispositivi difettosi Samsung sta inviando delle scatole ignifughe in cui inserire il dispositivo a tutti gli utenti che hanno effettuato lo sfortunato acquisto.
Samsung e la maledizione dei prodotti esplosivi
Ma esulando un attimo dalla produzione “esplosiva” del phablet, è possibile affermare che per il gigante della telefonia coreano non è un anno dei più fortunati, pare assurdo ma l’azienda è impegnata anche nel ritiro dal mercato mondiale di un quantitativo enorme di lavatrici; altri 2,8 milioni di prodotti già commercializzati da richiamare in tutta fretta per un motivo pazzesco, visto che si parla di lavabiancheria: un grave difetto riscontrato durante l’utilizzo, cosi grave da mettere in pericolo di vita chi ne fa uso e anche altre persone nelle immediate vicinanze. Un difetto di fabbricazione di 34 modelli diversi distribuiti in tutto il mondo con sistema di carica dall’alto. Per queste lavatrici sono arrivate in azienda oltre 700 segnalazioni di malfunzionamenti ai quali sono strettamente legati vari incidenti e infortuni a carico dei malcapitati acquirenti.
Incredibile ma vero
Le lavatrici della Samsung vibrano in modo abnorme si sfasciano, o addirittura esplodono, tutti questi dettagli sono stati resi noti dalla CPSC (Consumer Product Safety Commission); dettagli sugli infortuni accorsi a varie persone e fortunatamente nessuno di questi letale come: la rottura di una mascella, un trauma alla spalla e altri traumi più o meno gravi: Un estratto del documento informativo dell’organo competente è anche stato tradotto e diffuso, eccome qui di seguito uno stralcio: “La parte superiore della lavatrice potrebbe inaspettatamente staccarsi durante l’utilizzo. Questo richiamo fa riferimento a 34 modelli di lavatrici Samsung con carica dall’alto. Non è la prima volta che le lavatrici prodotte da Samsung si trovano al centro di questioni legate a problematiche di natura tecnica: a fine settembre, sempre CPSC, aveva parlato di esplosioni segnalate da un numero sufficiente di acquirenti per dare il via ad una class action. Chi è in possesso di una lavatrice del produttore con carica dall’alto può controllare se il proprio modello rientra nell’elenco di quelli richiamati dal gruppo. In tal caso, il consiglio migliore è quello di non utilizzarlo e contattare il prima possibile servizio assistenza di Samsung per concordare il da farsi.” Da tutto questo del quale siamo venuti a conoscenza possiamo solo trarre la conclusione che alla Samsung non sanno il significato della parola “collaudo”